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Dalla comunicazione al marketing: come arrivare ad avere clienti in Formula 1 e MotoGP

Edoardo Giaquinto ci racconta l’esperienza di MegaRide una PMI innovativa, ex spin-off accademico dell’Università di Napoli Federico II, focalizzata sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche per l’ottimizzazione delle prestazioni e della sicurezza dei veicoli, sia in strada che in pista.
Fondata nel 2016, la società ha sviluppato collaborazioni e partnership con alcuni dei maggiori marchi di auto e moto, con i principali produttori di pneumatici e con i più prestigiosi team delle massime categorie Motorsport. Le soluzioni offerte da MegaRide riguardano:
• il testing indoor e outdoor
• la massimizzazione dell’interazione tra pneumatici e suolo
• la riproduzione del comportamento di veicoli in ambienti di simulazione di guida
Per lo sviluppo dei progetti, MegaRide si avvale delle crescenti competenze interne e dei contributi del Dipartimento di Ingegneria Industriale della Federico II.

Edoardo Giaquinto attualmente è Responsabile Marketing e Comunicazione del gruppo Megaride, una PMI innovativa, nata come spin-off accademico dell’Università di Napoli Federico II, focalizzata sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche per l’ottimizzazione delle prestazioni e della sicurezza dei veicoli, sia su strada che su pista.

All’interno del gruppo MegaRide, gestisce le attività di diffusione del brand, lo sviluppo degli Own Media, la comunicazione con i partner e i rapporti con la stampa internazionale.

Nel 2022 è stato menzionato da “Il Fatto Quotidiano”, uno dei maggiori quotidiani italiani, tra le 12 Eccellenze Millennials Italiane, tra i “giovanissimi Italiani che cambieranno il mondo”.

https://www.megaride.eu

Buongiorno, oggi puntatona speciale, con noi Edoardo Giaquinto di MegaRide, un’azienda poi lascerò presentare ad Edoardo molto meglio, spin off dell’Università Federico II di Napoli con un bellissimo progetto, aiutare a progettare, anzi, a simulare il comportamento di un pneumatico in ambiente virtuale per la Formula 1, la MotoGP la NASCAR. Quindi una bella esperienza, oltre che tecnica, anche legata al marketing, perché bisogna arrivarci a parlare con la Formula 1. A te la parola Edoardo.

Ciao Fabio, grazie a te! Sì, in effetti un mercato estremamente interessante ed al contempo vasto. Come raccontavi tu, ad oggi il gruppo MegaRide lavora con gran parte dei principali team motorsport dei principali campionati in tutto il mondo. Il tutto nasce dall’Università Federico II di Napoli, dai tre founder Flavio Farroni Aleksandr Sakhnevych e Francesco Timpone che decidono di creare una startup e di investire qui, sul territorio napoletano, con un approccio del tutto internazionale.

Come siete arrivati a questi clienti?

Raccontiamo sempre che MegaRide inizia a fatturare dal giorno uno, sicuramente il fatto di nascere in un contesto accademico, estremamente devoto alla ricerca ed al perfezionamento delle performance è stato un trampolino decisivo per il nostro ingresso nel mercato.

Conoscevate già? Avevate già contatti con loro tramite l’università?

In queste categorie eccellenti c’è un grande interscambio tra il mercato ed il mondo e la ricerca, in MegaRide c’è stato un grande lavoro proprio su questo. Poi, ecco, dopo sicuramente entreremo nello specifico da un punto di vista tecnico, ma un importante pezzo della comunicazione, della disseminazione dei prodotti MegaRide proviene dalle pubblicazioni scientifiche del gruppo tecnico e del gruppo di ricerca.

Queste persone trovano le pubblicazioni su siti o riviste cartacee?

Entrambe, sono tutte pubblicazioni che finiscono su media estremamente verticali. Il mio lavoro inizia però a valle… una volta pubblicato il paper, obiettivo principale è far sì che la pubblicazione arrivi alle persone giuste, ed è proprio intorno a questo che costruiamo una strategia di comunicazione tecnica di impatto per il gruppo. Dai social media, alle newsletter, agli approfondimenti tecnici.

Quali social?

Il principale è sicuramente LinkedIn, da lì riusciamo a connetterci con i principali professionisti del settore e rimaniamo sul pezzo sull’andamento globale. Detto questo, devo ammettere che a noi piace comunicare su su tutti i social, sappiamo di avere un grande ruolo sociale in quanto realtà nata dall’università, anche nei confronti degli studenti, o dei giovani appassionati del mondo del motorsport. Da qui nascono le nostre strategie Instagram, Facebook o lo stesso YouTube, quale mezzo migliore per condividere nostre Conference o video sui prodotti.

Nonostante il vostro mercato sia una nicchia del B2B, è interessante che spariate a tutti, spariate agli studenti che un giorno andranno a lavorare in queste aziende E porteranno in giro il vostro nome.

Questi strumenti li utilizzate tutti in organica o fate anche advertising?

Direi perlopiù in organica, ci piace avere dati reali ed omogenei sul nostro operato.

Quando arriva una lead come viene processata? Da dove proviene? Qual è la filiera?

Splendida domanda! Come ci siamo detti il nostro mercato è VERAMENTE di nicchia! Approfitto di questa domanda per raccontare la storia del nostro attuale cliente più importante, un cliente nordamericano che arriva alle tecnologie Megaride tramite una banalissima ricerca su Google. Cercando online banalissime parole chiave come modello di pneumatico, simulazione pneumatici o cose del genere, da lì attraverso un grande lavoro di posizionamento fatto negli ultimi anni, è arrivato a noi. Da lì in poi si crea un rapporto estremamente diretto con il cliente che viene eseguito in ogni singolo passo, in primis nella costruzione del business continuando per attività più tecniche per poi decidere come raccontare al meglio la partnership.

Immagino che passeranno mesi prima che diventi vostro cliente, Durante questo periodo avete strategie specifiche? Come lo tenete in caldo?

Assolutamente sì, il cliente deve “stancarsi” di noi, deve trovarci alla fiera di settore, magari venire a cena con noi, Deve leggere le nostre principali news una volta al mese tramite la nostra newsletter, Deve leggerci sul bagno sui suoi social network o deve vedere il nostro logo la domenica in televisione durante i Gran Premi. Deve arrivargli il brand MegaRide in diversi momenti della sua vita… E per questo la costruzione di un marketing mix completo è necessario.

Voi avete già già iniziato con grandi brand, tra cui Ducati, dopo quanto tempo è arrivato il primo team di Formula 1? E come è lavorare con realtà con dinamiche interne così complesse?

Proprio no, il mondo del Motorsport, ce lo diciamo sempre anche noi internamente, è un mondo folle. Un mondo in cui conosce persone folli che vivono vite folli, persone che viaggiano tutto l’anno e che passano 50 giorni all’anno a casa, il resto del tempo lo passano in pista. I primi clienti di Formula 1 arrivano con la seconda start-up nata dal gruppo, ovvero VESevo, precisamente quattro anni dopo. La società ha creato un dispositivo innovazione per la caratterizzazione degli pneumatici racing ed ora si sta spostando verso il mondo industriale. Le interazioni negli anni sono state molteplici, probabilmente anche noi non eravamo pronti all’inizio, ora esserci è una figata! Ricordo ancora quando vidi per la prima volta il brand MegaRide su una vettura di Formula 2, ero a casa e mio padre era incollato alla TV, passai casualmente vicino al televisore e con la coda dell’occhio mi accorsi di qualcosa di noto… Una vettura che, ahimè fece un incidente, aveva il nostro brand in primissimo piano, tutto questo in diretta internazionale…

Una digressione tecnica, voi siete intermediari tra chi gli pneumatici li utilizza e chi li produce, questo in cosa si traduce?

Esatto, parto da un’esigenza specifica, oggi tutti i player del mercato automotive fanno largo uso di simulazioni, se sei un’azienda che produce freni, pneumatici, auto anche in moto sport è la necessità di simulare in virtuale quello che succede nel reale. Quello che fa magari è creare modelli avanzati di interazione pneumatico strada per andare a simulare perfettamente il comportamento di uno pneumatico durante il suo ciclo di vita o durante una gara. Tutto quello che succede nella vita di un pneumatico, saprai benissimo, uno pneumatico si scalda, si usura, va a sbattere contro un cordolo o un marciapiede… tutto questo deve essere simulato alla perfezione.

Si usa anche l’intelligenza artificiale? È arrivata anche lì?

L’intelligenza artificiale è arrivata ovunque, è nei nostri smartphone, nei nostri computer e praticamente in tutte le nostre azioni digitali quotidiane. Nonostante questo, ci teniamo sempre a precisare che i nostri sono modelli multifisici, quindi estremamente basati sulla fisica dello pneumatico.

Edoardo grazie mille, veramente mi diverto tanto, sono appassionatissimo di marketing e motori
Hahhahahahha splendido, il match perfetto!

Ultima domanda, preferisci le 2 o le 4 ruote?
Hahahahhahah io sono un appassionato delle quattro ruote.
Anche se per spostarsi in città sicuramente meglio le due… dopo un po’ di anni, Flavio Farroni mi ha assolutamente convinto a passare alle due, ma ripeto… solo in città!

Grazie mille ed a prestissimo!

Ciao ciao!

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